MEMORIA E IMPEGNO NEL RICORDO DI PEPPINO IMPASTATO E GIUSEPPE VALARIOTI

Anno scolastico 2022/2023

Gli alunni della scuola secondaria di I grado incontrano e dialogano con Giovanni Impastato e Carmela Ferro

Presentazione

Durata

13 Maggio 2023

Descrizione del progetto

Una mattina umida e uggiosa a Vibo Marina è stata rischiarata dagli allievi dell’Istituto Comprensivo Amerigo Vespucci, dalle loro famiglie e dai loro docenti: sabato 13 maggio i ragazzi accolgono Carmela Ferro, fidanzata di Giuseppe Valarioti, trucidato dalla ‘ndrangheta l’11 giugno 1980 a seguito della vittoria elettorale nel Comune di Rosarno, e Giovanni Impastato, fratello di Peppino, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978 alla vigilia delle elezioni comunali che lo vedevano tra i candidati favoriti. E’ Antonino ad accogliere gli ospiti con la celebre frase ”Sei andato a scuola? Sai contare? E, allora, conta e cammina!”; poi, un coinvolgente corteo ha guidato gli autorevoli ospiti lungo i corridoi della scuola, allestiti dai ragazzi, magistralmente guidati dal professore di Arte Francesco Mirabello, con cento passi, cartelloni colorati e articoli di giornali dedicati ai bambini innocenti vittime delle mafie. In un’aula magna gremita hanno risuonato le toccanti note di Immagine, eseguite dai talentuosi allievi di strumento musicale. A salutare la platea il Dirigente scolastico, Prof. Giuseppe Sangentiti che ha fortemente sostenuto la realizzazione di questo importante momento di riflessione e che si è speso, durante tutto l’anno scolastico in manifestazioni a sostegno della legalità al fine di educare alla cittadinanza attiva e responsabile i suoi discenti. La manifestazione, iniziata con le parole della moderatrice, Prof.ssa Vavalà : “Peppino Impastato e Giuseppe Valarioti possiedono i tratti caratteristici dell’eroe della tragedia greca: hanno voluto, deciso, agito e patito in un comune epilogo tragico; ma, proprio come l’eroe, sono morti solo fisicamente: la loro lotta, i loro pensieri hanno camminato fino a noi e continueranno a vivere finché avremo fiato per raccontare le loro vite e il loro sacrificio, perché la memoria è l’antidoto per sconfiggere la mafia, la memoria non si può uccidere, non si può crivellare di colpi, non si può farla saltare in aria”, si è sviluppata in numerosi interventi dei ragazzi che hanno recitato il monologo che Salvo Vitale, amico di lotta di Peppino, pronunciò all’indomani della morte del giovane siciliano. Tra le varie attività svolte dall’Istituto, anche un podcast tenuto dai ragazzi, guidati dalla Prof.ssa Abussi e dalla Prof.ssa Volpe, e per l’occasione l’aula magna si è trasformata in uno studio di registrazione di una puntata dedicata all’evento. Molti gli occhi lucidi per gli interventi di Carmela Ferro che ha ripercorso le tappe della vita dell’attivista comunista che si batteva per i diritti degli agricoltori della sua terra , dagli umili natali, passando per gli studi classici e arrivando alla sera del brutale omicidio e di Giovanni Impastato che ha travolto la platea con appassionate parole di lotta e resistenza che hanno riavvolto il nastro del tempo e condotto gli astanti nella Sicilia degli anni ’70, tra la cappa oppressiva della cupola mafiosa e il desiderio di riscatto e libertà di un giovane e coraggioso Peppino, strappato come “ciuri di campo” brutalmente reciso. Infine, l’intervento conclusivo di Giuseppe Borrello, referente provinciale di Libera contro le mafie, che ha ricordato una donna combattente, Felicia Impastato, madre di Giovanni e Peppino, che con la sua ostinata lotta ha gridato la storia di suo figlio e fatto condannare i suoi ignobili assassini

Obiettivi

EDUCARE ALLA LEGALITA'

Luogo

Responsabili

Organizzato da

In collaborazione con

LIBERA

Partecipanti

GIOVANNI IMPASTATO, CARMELA FERRO

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